04_07_2012 | RAPPORTO ECOMAFIA 2012, DA LEGAMBIENTE A RIMINI PRIMATO REGIONALE PER GLI ILLECITI NEL CICLO DEL CEMENTO

Mercoledì, 04 Luglio 2012

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RAPPORTO ECOMAFIA 2012, DA LEGAMBIENTE A RIMINI PRIMATO REGIONALE PER GLI ILLECITI NEL CICLO DEL CEMENTO


Secondo il rapporto Ecomafia 2012 di Legambiente, presentato oggi a Roma, in Emilia Romagna spetta alla provincia di Rimini il primato negativo nella ‘top nine’ degli illeciti legati al ciclo del cemento. Rispetto alle 145 infrazioni accertate in Regione nel 2011, 42 arrivano da Rimini, il cui dato è in crescita rispetto al 2010. Qui sono state denunciate 73 persone su un totale di 248 ed effettuati 23 dei 67 sequestri.


Un po’ meglio ma non più di tanto se si passa ad analizzare le infrazioni relative al ciclo dei rifiuti: con 42 infrazioni su un totale di 234, Rimini è seconda solo a Bologna con 66 infrazioni. Le persone denunciate sono 45 su un totale di 455 e confermano Rimini al secondo posto dietro Bologna (che raccoglie la metà dei denunciati), mentre si scende in terza posizione se si guarda ai sequestri effettuati: 11 su 103.


Più in generale dal rapporto, elaborato su dati forniti da forze dell’ordine, capitanerie di porto e polizie provinciali, esce fuori un’Emilia-Romagna in posizione stabile rispetto allo scorso anno, ovvero all’11esimo posto nella classifica generale dell’illegalità, con 1.030 infrazioni accertate, pari al 3 per cento del totale nazionale, 1.240 persone denunciate, una persona arrestata e 347 sequestri effettuati nel 2011.


L'Emilia Romagna non è immune, infine, al fenomeno dell’infiltrazione mafiosa nei circuiti legali. L’ultima relazione annuale della Direzione nazionale antimafia conferma la presenza delle imprese mafiose negli appalti, nelle speculazioni immobiliari, nel traffico illegale di rifiuti: “La ‘ndrangheta è l’organizzazione criminale italiana che, oggi, più di ogni altra è riuscita a infiltrarsi in regioni del Centro-Nord, e segnatamente in Emilia-Romagna e in Toscana”. I magistrati dell’Antimafia puntano l’attenzione soprattutto sulle attività dei clan nel settore immobiliare e del riciclaggio del denaro sporco, estorsioni e usura soprattutto a opera della ‘ndrangheta e della camorra.


Secondo Emilio Ledonne, procuratore generale di Bologna, non solo nelle province dell’Emilia-Romagna le organizzazioni mafiose ci sono, ma vogliono “insediarsi stabilmente per acquisirne le più importanti attività economiche”. Il pg, all’apertura dell’anno giudiziario non usa mezzi termini parlando di “Pax mafiosa in regione” e denunciando un “aumento di fenomeni corruttivi anche rilevanti” nella nostra regione.